Sezione 1: Premessa
Sporteventi ASD in qualità di affiliata ASC e in conformità alle Linee Guida ASC del 28/08/2023, adotta il presente Modello Organizzativo di Gestione e Controllo (MOG) per prevenire abusi, violenze e discriminazioni nei confronti dei propri tesserati, garantendo un ambiente sicuro e inclusivo. Il MOG si basa sui principi di rispetto, dignità e tutela dei diritti fondamentali di tutti i partecipanti alle attività sportive.
Sezione 2: Obiettivi
Gli obiettivi principali del MOG sono:
- Prevenire fenomeni di abuso, violenza e discriminazione.
- Promuovere l’uguaglianza, la diversità e l’inclusione.
- Garantire procedure di segnalazione efficaci e riservate.
- Sensibilizzare e formare i tesserati, tecnici e dirigenti sui temi del safeguarding.
Sezione 3: Struttura del MOG
3.1 Responsabile per il Safeguarding
- Nomina: Il Consiglio Direttivo di ASD SPORTEVENTI ha nominato un Safe Guarding Officer contro abusi, violenze e discriminazioni.
- Compiti:
- Monitorare l’attuazione del MOG.
- Ricevere e gestire segnalazioni.
- Promuovere attività formative e di sensibilizzazione.
3.2 Protocolli di Prevenzione e Gestione
Identificazione dei rischi
Aree a rischio:
- Spogliatoi e docce: potenziali situazioni di contatto non viglilato.
- Comunicazioni private: rischio di comportamenti inappropriati (messaggi, chat, social network).
- Viaggi e trasferte: esposizione a situazioni di intimità non controllata.
- Contesti sanitari: contatto fisico necessario durante trattamenti.
Categorie vulnerabili:
- Minori.
- Nuovi membri o persone non familiari con le dinamiche associative.
Soluzioni pratiche di prevenzione
Vigilanza:
- Presenza obbligatoria di almeno due adulti in ogni momento critico (spogliatoi, trasferte).
- Limitare l’accesso alle aree sensibili ai soli autorizzati (es. spogliatoi divisi per genere e orari dedicati per minori).
Protocolli d’interazione:
- Vietato ogni contatto fisico non necessario. Consentito solo per esigenze sportive (es. correzione della postura), previa spiegazione e consenso dell’atleta.
- Vietato l’uso di messaggistica privata con minori; preferire gruppi ufficiali gestiti dai responsabili.
Procedure di trasferta:
- Alloggi separati per atleti e tecnici. Minori sempre nello stesso alloggio di un compagno dello stesso sesso.
Valutazione periodica:
- Riunioni di coordinamento per identificare rischi e proporre miglioramenti ogni sei mesi.
3.3 Gestione delle Segnalazioni
Canali di segnalazione:
- Online: creazione di un modulo anonimo sul sito web dell’associazione.
- Email dedicata: invio delle segnalazioni a un indirizzo specifico (es. sgo@sporteventi.it).
- Telefono: linea diretta con il Responsabile Safeguarding, attiva durante orari prestabiliti.
- In presenza: colloquio diretto con il Responsabile Safeguarding o un membro designato.
Gestione delle segnalazioni:
Ricezione:
- Confermare immediatamente la ricezione al segnalante (se identificato).
- Garantire l’anonimato e la riservatezza.
Valutazione:
- Entro 48 ore dalla ricezione, il Responsabile Safeguarding valuta la natura e l’urgenza della segnalazione.
Indagine preliminare:
- Coinvolgimento del consiglio direttivo se necessario.
- Richiesta di informazioni supplementari in modo discreto.
Azioni immediate:
- Nei casi più gravi, sospensione cautelativa del soggetto coinvolto.
- Attivazione delle autorità competenti per situazioni che superano le competenze interne.
Follow-up:
- Fornire un aggiornamento al segnalante entro 7 giorni (se identificato).
Implementare misure correttive o preventive.
3.4 Misure di Contrasto
Provvedimenti disciplinari:
- Applicazione di sanzioni proporzionate alla gravità delle violazioni, tra cui ammonizioni scritte, sospensione temporanea, esclusione permanente dalle attività associative e revoca della qualifica di socio o dirigente.
- I provvedimenti saranno applicati a tesserati, dirigenti, tecnici o qualsiasi altra persona coinvolta nell’attività dell’Associazione.
- L’entità del provvedimento disciplinare sarà valutata dal Consiglio Direttivo, eventualmente supportato dal Responsabile per il Safeguarding, sulla base della gravità e della natura della violazione.
- Tutela delle vittime:
Accesso a supporto psicologico e legale.
3.5 Formazione
Formazione obbligatoria
Contenuti formativi:
- Prevenzione degli abusi: riconoscere segnali di allarme, intervenire in modo appropriato.
- Comunicazione etica: linee guida per interazioni rispettose e sicure.
- Ruolo del Responsabile Safeguarding: procedure e obblighi di legge.
Sessioni di formazione:
- Annuali per tutti i membri dello staff e i dirigenti.
- Formazione specifica per i tecnici, inclusi scenari pratici e simulazioni.
Modalità di erogazione:
- In presenza: sessioni di gruppo con esperti.
- Online: piattaforma e-learning per aggiornamenti continui.
3.6 Obblighi informativi
Diffusione delle politiche di safeguarding:
Pubblicazione del mog safeguarding, codice di condotta e contatti del Responsabile Safeguarding su:
- Sito web ufficiale.
- Presso la sede
- Pagine social.
- Pannelli informativi nelle sedi.
Informazione ai tesserati:
- Consegnare un kit informativo (cartaceo e/o digitale) durante il tesseramento.
- Organizzare incontri periodici con cadenza da definire con genitori e tutori per illustrare le politiche adottate.
Strumenti di monitoraggio:
- Questionari anonimi semestrali per raccogliere feedback dai tesserati.
3.7 Monitoraggio e Valutazione
- Audit annuale da parte di un consulente esterno che provvederà a:
- revisione delle misure adottate per valutarne l’efficacia del MOG.
- aggiornamento del MOG sulla base dei risultati dell’audit e delle eventuali criticità emerse da parte del Responsabile per il Safeguarding
Checklist di implementazione
- Entro 3 mesi:
- Formare tutto il personale e distribuire i materiali informativi.
- Adottare protocolli per trasferte e spogliatoi.
- Entro 6 mesi:
- Valutazione dell’efficacia del sistema di gestione delle segnalazioni.
- Primo ciclo di feedback anonimo dai tesserati.
- Annuale:
- Revisione del MOG e aggiornamento delle politiche in base alle normative e ai risultati emersi.